Parole forti e inaspettate di Giuseppe Cruciani che hanno acceso un dibattito acceso sulla sicurezza e la giustizia in Italia.
Nell’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani ha affrontato un tema delicato e controverso, partendo da un caso di cronaca accaduto a Vittoria, in provincia di Ragusa. Un inseguimento della polizia si è concluso tragicamente con un quindicenne in rianimazione e un altro ragazzo con il femore fratturato dopo uno schianto contro un’auto.
Cruciani, polemica sulla perquisizioni: il caso della ragazza denunciata
“Allora ragazzi, vi leggo questa notizia: fuggono con lo scooter dalla polizia e si schiantano contro un’auto, quindicenne in rianimazione e l’altro col femore fratturato. Di notizie come queste ce ne sono decine e decine. Non tutte finiscono col morto, ma basta criminalizzare gli inseguimenti. Gli inseguimenti ci sono ed esisteranno sempre”, ha affermato Cruciani.
Il giornalista ha proseguito: “La sola cosa da fare quando incroci una gazzella dei carabinieri o un’auto della polizia, della guardia di finanza, dei vigili urbani, è fermarsi. Fermarsi, fermarsi, fermarsi. Anche se hai qualcosa da nascondere, perché tanto ormai ti rincorrono, ti beccano e ti fanno giustamente un cul* così“.
Un altro tema scottante trattato da Cruciani riguarda la denuncia di una ragazza fermata e umiliata durante una perquisizione.
La giovane ha affermato di essere stata costretta a spogliarsi e a fare esercizi fisici in mutande, ma la Questura ha prontamente smentito.
“C’è molta polemica in giro. Una ragazza denuncia di essere stata umiliata, denudata, e costretta a fare esercizi in mutande. Far spogliare una persona per vedere se ha delle cose addosso è una prassi normale. Se non avete nulla da nascondere, non rompete i coglion*. La Questura ovviamente smentisce questa ricostruzione dell’umiliazione. Tu a chi credi, alla questura o alle ecoattiviste perquisite?“, ha commentato con tono provocatorio.
L’appello a Lotito: il falconiere disperato
Infine, Cruciani ha rivolto un appello al presidente della Lazio, Claudio Lotito, in merito al controverso caso del falconiere destituito.
L’uomo, accusato di un gesto ritenuto inappropriato, si è rifugiato a Formello, dichiarando la sua innocenza.”È giunta l’ora del perdono. Non mi sembra molto disposto, ma il falconiere è disperato, barricato dentro Formello. Dice che non ha fatto nulla di male. L’appello che faccio al presidente Lotito è semplice: caro presidente, perdonalo. Non credo sia disposto, ma secondo Parenzo, è molto meno grave rispetto al saluto romano“, ha concluso Cruciani.